sabato 22 maggio 2021

Lettera a Demetrio n. 2

C. Monet, La Grenouillère
Carissimo Demetrio, la giornata uggiosa spinge a rimanere a casa, così ho pensato di
scriverti.
Non ch'io ti voglia scrivere solo perché il tempo non ispira una passeggiata rigenerante tra i boschi! Lungi da me questo pensiero! HO solo deciso di anticipare una lettera che avevo in mente da un po'.
Ci pensavo proprio l'altra sera, mentre leggevo un testo che ti cito a memoria (quindi prendilo un po' con le molle... ):
"Felici quelli che sono arrivati davanti all'ignoranza infinita".
Non ricordo di chi sia questa frase, forse di qualche saggio dei tempi passati. Ma d'altra parte la saggezza non ha età, non appartiene ad una sola gente o ad un solo tempo, perché è di tutta l'umanità e Dio, o chi per Lui, l'ha dispensata sin dai tempi antichi.
E soprattuto i saggi arrivano sempre al momento giusto, come le fontane d'acqua fresca sono messe sempre lì dove il viandante ne ha più bisogno.
Eppure non basta che ci sia la fontana: c'è bisogno che il viandante abbia sete e sappia che prima o poi ci sarà una fontana; e la cerchi.
Allo stesso modo non basta che ci siano uomini che possiedono e dispansano sapienza: c'è bisogno che ci sia anche chi si renda conto di aver bisogno della sapienza e che sappia dove poterla trovare; e che la cerchi.
Ogni giorno sorge il sole per tutti e su tutti, caro Demetrio, ma non tutti comprendono il grande dono di un nuovo giorno.
Ecco perché non basta la sapienza, come non basta la fontana e non basta il sole.
Ci vuole la coscienza di averne bisogno. Questo è per me il primo passo sulla strada della vita.
A me pare che all'uomo mio contemporaneo sia stato insegnato (da cattivi maestri!) che si basta a sé stessi. E, sempre a me pare, che l'uomo contemporaneo da bravo agnellino (pasquale... ) abbia imparato, purtroppo, che tutto finisce ad un palmo dal suo naso e ogni cosa, le domande come le risposte, non hanno il respiro del domani, dell'oltre.
E qui volevo collegarmi alla frase con cui sono partito (ricordi? "Felici quelli che sono arrivati davanti all'ignoranza infinita"), ma mi rendo conto che ti ho annoiato già abbastanza per oggi.
Riprenderò il discorso, se vorrai, la prossima volta.
Un caro saluto a te e Odette!
 

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