venerdì 26 febbraio 2021

"Di chi è" il "bambino"? Manco fosse una fetta di torta..

È bello quando apri il giornale e trovi una notizia che conferma una cosa che
Che confusione...

pensavi da tempo, che tutti ti hanno contestato e che tutti hanno usato per salire anche loro sul piedistallo del vincitore del premio del più politicamente corretto.
La notizia è questa: un tribunale ha stabilito che gli embrioni conservati di una coppia che nel frattempo si è separata possono essere impiantati nella donna anche contro la volontà dell'ex partner.
Io traggo due semplici conseguenze, frutto della pratica delle cose:
 
1. il bambino (perché un embrione fecondato è un essere umano) diventa ufficialmente -lo dice la legge- un oggetto, una cosa, come una chiave del 12 o un tagliapizza;
2. il maschio diventa un semplice stallone, un toro da monta che, una volta fatto il suo dovere non ha più voce in capitolo su tutto ciò che segue.
 
1. Il bambino
Con la PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) è possibile far fecondare un ovulo nei casi in cui ciò non sia possibile in modo naturale. Una volta effettuato il trattamento, la scienza ha trovato il modo di congelare l'embrione per un impianto successivo. Ciò significa che se la coppia decidesse di rinviare, per motivi di salute o altro, l'impianto dell'ovulo fecondato con l'inizio del processo che porti alla luce il bambino (si dice infatti che il bambino "viene alla luce", perché in effetti è già nato al momento della fecondazione), ciò sarebbe possibile.
In questo caso, però, la coppia si è separata e l'uomo, donatore del seme, non acconsente all'impianto dell'ovulo e quindi alla venuta al mondo del bambino.
La donna invece lo vuole e il giudice le da' ragione.
Qui scattano due discorsi. 
Anzitutto l'aver congelato l'ovulo ha creato una situazione per cui abbiamo un bambino sospeso nel nulla, un oggetto che sta lì, in attesa che qualcuno si ricordi di lui.
Secondariamente: il bambino potrebbe anche non venire mai alla luce e rimanere per un tempo indeterminato in crioconservazione fino a che... boh! non sono un medico e quindi non posso dire niente.

2. L'uomo
L'uomo diviene, con questa sentenza, un semplice donatore di seme, come quegli stalloni o tori da monta che servono solo per la riproduzione.
Infatti anche in questo caso (come nel caso della possibilità di abortire da parte della donna) non ha voce in capitolo.
Ora di certo non sarei stato contento se l'uomo avesse potuto decidere di uccidere il feto non facendolo impiantare.
Ma comunque, vedendo la cosa da ogni angolazione, il suo compito resta sempre quello di donare il seme (che differenza trovate a questo punto tra chi lo fa per soldi e questa situazione?).
È infatti la donna a decidere cosa fare. Per cui se fosse stato l'uomo a voler impiantare l'ovulo (in un altro utero) la donna poteva in questo caso opporsi e il bambino non sarebbe mai nato.

Domande finali.
Si dice che la legge cristallizzi ciò che la società produce, nei limiti di determinati paletti messi da qualcuno.
Mi chiedo: il bambino è ancora frutto dell'amore tra un uomo e una donna?
Che differenza trovate tra due ex coniugi che litigano sull'affidamento del cane/gatto e due ex coniugi che litigano (tanto da arrivare davanti ad un giudice) sul far nascere o meno un figlio che avevano prima voluto (si presume...)?
 
Tim il Guiscardo
Vice Comandante dell'Astronave Terra
(in attesa che torni il Capo)
 

 
  
 

 

13 commenti:

  1. La notizia che tratti oggi, mi ha lasciata completamente interdetta ieri.
    Hai dimenticato di dire, però, che l'uomo non sarà solo uno stallone, ma anche un Bancomat, perché non escludo che la sua ex lo porti in tribunale per costringerlo a riconoscere il bambino e a pagarne le spese della crescita.
    Allo stesso modo, immaginate quante ex fidanzate stalker e non rassegnate si faranno ingravidare per il solo scopo di essere ancora inevitabilmente legate al loro amato.
    Sono casi limite, lo so, ma non escludo che si verificherebbero.

    Questo giudice deve aver fumato erba non buona prima di entrare in aula.
    Non saprei darmi altre spiegazioni.

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    1. Io mi sono fermato alla parte sui bambini. Ci sarebbero tante altre conseguenze di questa decisione. Ma il problema è molto più vasto, come tu hai intuito, e riguarda cosa vogliamo intendere per vita, matrimonio, amore di coppia... Il mio è un piccolo blog che non segue quasi nessuno e quindi non fa notizia, ma mi piacerebbe (senza forzarti la mano!) che ne scrivessi anche tu che invece hai molte persone che ti leggono e che riflettono con te. Ci sarebbe bisogno di qualcuno che sferza le menti e dice le cose chiamandole per nome!

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  2. Grazie per il tuo apprezzamento.
    Nel weekend pubblico solo rubriche fisse, e spero che fino a lunedì l'argomento non sarà considerato trito e ritrito, ma accetto il tuo invito, e domani preparo un post.
    È giusto coninvolgere nella riflessione quante più persone possibile, e nel mio piccolo voglio contribuire.

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    1. Ti ringrazio! Sono certo che ne saprai trarre un ottimo pezzo, soprattutto chiaro e ceh invita alla riflessione! Buon fine settimana!

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  3. Ovviamente linkeró questo tuo post, e sarò costretta a ripetermi, perché nel mio commento ho già sintetizzato quello che è il mio pensiero.
    Buon fine settimana anche a te.

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    1. Non è importante che citi il mio blog (ma mi farà piacere!) ma che porti il tuo pensiero a più persone possibili. Grazie!

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  4. La cosa mi lascia interdetto. Però visto come vanno le cose a livello legale per quanto riguarda il diritto di famiglia non sono per niente stupito. Ti racconto un aneddoto, che richiama abbastanza la cosa, una mia zia è avvocato, si era laureata agli inizi degli anni 70s anni colmi di ideali e di ideologie. Lei agli inizi, carica di entusiasmo, intendeva difendere le donne 8cosa buona e giusta) dalla società patriarcale per tutelarne i diritti...ebbene dopo qualche annetto di pratica è finita con il difendere sempre più spesso i mariti, sostenendo che la realtà è molto più complessa di quanto lei ritenesse e che molto spesso in un divorzio la parte più debole, i meno tutelati fossero gli uomini. Altra cosa che ha finito con il contestare sempre più spesso è il discorso che si faceva sulle famiglie sul fatto che i figli dovessero essere affidati quasi esclusivamente alle madri che spesso li utilizzavano solo come bancomat o armi di ricatto verso i loro ex. In quegli anni le era capitato di vedere figli affidati esclusivamente alle madri anche se erano drogate o peggio con la giustificazione che "si trattava pur sempre della madre" a scapito di padri magari meno problematici) Col tempo mi ha detto di essersi resa conto che ci sono padri migliori delle madri e che a volte le famiglie affidatarie si dimostrano migliori delle famiglie naturali. certo tante cose sono cambiate con l'affidamento condiviso però decisioni come queste che hai riportato perchè mi fanno temere una sorta di discriminazione sessuale al contrario con gli uomini destinati a diventare cittadini di serie B.

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    1. Ciao, Nick! Proprio qualche post fa parlavo dei danni che una certa ideologia ha fatto alla nostra società e di come questi danni li stiamo pagando noi ora. Mi ritrovo perfettamente nella tua zia avvocato: anch'io ero partito 40 anni fa con l'idea di volere (come tutti i ventenni) cambiare il mondo e avevo deciso che il marxismo, con tutti i suoi agglomerati storici e ideologici, era la strada giusta. Poi invece ho capito che, nei fatti, è stata la cura peggiore del danno. È per questo che ho deciso di martellare sul blog cercando di rendere evidente ciò che invece si vuol mimetizzare. Senza ricorrere ad un'altra ideologia, ma ragionando come farebbe un uomo che venisse da Marte e si trovasse ad osservare questo mondo.

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  5. Purtroppo viviamo in un'umanità 2.0 in cui anche paternità e maternità possono diventare (e talvolta diventano) un evento esterno all'umanità stessa, quasi un fatto collaterale. É certamente paradossale che un un uomo che non ha figli e non vuole averne si ritrovi costretto ad averne uno solo perché aveva "impegnato" un spermatozoo anni prima e quel contratto lo vincolava praticamente all'obbligo. Come sempre, prima di compiere un gesto meglio informarsi su tutte le implicazioni legali: ora che questa notizia è circolata, immagino (spero) che un uomo al quale la compagna proponga di "congelare" il suo seme col di lei ovulo in attesa di tempi migliori per la concezione, gli risponda: "no, quando sarà il momento ci proveremo; e se nel frattempo ci siamo lasciati, molto meglio non averlo messo al mondo".
    Purtroppo l'umanità 2.0 impone anche un notevole pragmatismo, persino nelle questioni morali ed etiche...

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    1. Penso che la paternità/maternità siano argomenti che non piacciono all'umanità 2.0 perché ne minano le basi. Se non si può più dire: tu sei il padre, tu sei la madre, allora puoi inventarti qualunque cosa e la cosa regge. Perché l'ideologismo del XX secolo prescinde dall'uomo reale, può andar bene per un libro di pura fantascienza ma non per la vita vera qutidiana. Cercano di costruire un mondo parallelo ma utilizzando gli stessi termini, anzi stravolgendoli. Una delle cose che io contesto maggiormente a queste persone è proprio quelo di non avere il coragio di chiamare le cose col proprio ome ma di nascondersi dietro termini conosciuti. Un po' come i testimoni di Geova che ti fanno domande innocenti, tu rispondi in base alle tue conoscenze e loro ti stravolgono il senso di ciò che sai cambiandone i significati.

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Mi sento un po' come colei che arriva da Marte cercando di capire questo mondo ...

    Che strano che ti sto guardando negli occhi e mi dico :toh ,ecco un altro marziano approdato sulla Terra !..quasi come a saper decifrare la tua scrittura conoscendone il senso.

    Di CHI stiamo parlando più che di cosa stiamo parlando ,dal momento in cui si fa ancora fatica ad ammettere che dal secondo in cui scatta il concepimento siamo VITA?

    Per me perde senso qualsiasi lotta tra contenenti che avvalora la mancanza di focalizzazione su un piccolo essere su cui l'umanità ha potere decisionale del suo Non essere ...o non esserci !


    Faccio una proposta anche a me stessa e dal mondo alieno in cui provengo...Rimanere in silenzio prima di focalizzarsi su aspetti che con tutta la loro validità possibile e condivisibile passano tutti in secondo piano , cioè dopo la vita del BAMBINO!

    Buonaserata


    L.

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  8. Grazie L.! chiunque tu sia e anche se questa sarà l'unica volta che passerai di qua. Sì: di CHI stiamo parlando. La mercificazione di ogni cosa ha raggiunto anche l'uomo in modo potente. Il corpo divenuto oggetto ("il corpo è mio e lo gestisco io" è l'apoteosi di questo pensiero) deve sottostare ad ogni politica di mercato; quindi una persona anziana vale meno di una giovane perché non produce, ma anzi consuma risorse (la sanità, l'assistenza). Stesso discorso per una persona disabile, ecc. Ci si richiama sempre alla scienza per dire che il frutto immediato della procreazione è "solo" un grumo di cellule. Ma già la cellula non è una vita? E non è forse vero che quel grumo di cellule produce sostanze chimiche che lancia verso la madre, capaci di dirle: non sono un corpo estraneo, non mi espellere come fossi un virus o un batterio. Lo dice la scienza, non io.
    Quando espelli l'Altro dalla tua vita puoi avere solo l'illusione di essere libero; in realtà sarai schiavo di qualcun altro, foss'anche di te stesso.

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