sabato 6 marzo 2021

Sono un maschilista fallocratico.

Uomo nudo, studio. (T. Gericault)

Un pezzo breve ma sentito.
Che mi è stato ispirato dalla lettura di un twitt.
Di cui non citerò l'autore non perché non abbia il coraggio di farlo, ma perché è uno dei tanti che leggo dappertutto e che, penso, è capitato e capiterà anche a voi di leggere.
Partiamo dal twitt:

Io non voglio essere come un uomo. Con tutto l’affetto. Ho studiato architettura, approfondendo gli aspetti costruttivi, strutturali, climatici degli edifici, dal cemento alle murature antiche. Non come un maschio, ma come me. E io sono donna. Architetta, architettrice, come loro: (e qui sono postate foto di realizzazioni architettoniche progettate, presumo, da donne)

In verità a questo twitt ho già risposto con questo post su facebook:
Francamente questa storia che ci sia un sesso superiore all'altro, che un sesso sia quello buono e uno quello cattivo, che uno sia indispensabile e l'altro inutile e dannoso, mi ha rotto.
Penso che questa sia la causa del fatto che stiamo come stiamo.
E lo dico leggendo continuamente post di DONNE che pensano così di elevarsi dalla massa.
Che differenza c'è, a questo punto, con un UOMO che si sente superiore, che pensa di far parte del sesso buono e indispensabile?
Esiste un dato scientifico e obiettivo che un sesso, uno qualunque dei due, sia superiore all'altro, buono e indispensabile?
Perché anche il linguaggio che sembra più inoffensivo  è violento.
E ci sono uomini stronzi e ci sono donne stronze.
E ci sono uomini violenti e ci sono donne violente.
 
Una donna che si dice orgogliosa del proprio lavoro è, per il politicamente corretto, una femminista orgogliosa che sbatte in faccia al maschio quella che considera la propria superiorità.
(E io in questo ci vedo molta violenza.)
Un uomo che si dice orgoglioso del proprio lavoro è solo un maschilista fallocratico.

Tim il Guiscardo
Vice Comandante dell'Astronave Terra
(in attesa che torni il Capo)

4 commenti:

  1. In questi giorni proprio su Twitter sta nascendo una forte polemica generata dalle dichiarazioni della Boldrini sul fatto che la stessa parola donna come riportata dalla treccani sia sessista. Non lo so, sarà che io sono un uomo ma non mi sembra che la vera parità tra i sessi, anzi tra le persone perché ci sono persone e persone, possa mai arrivare da questo tipo di "battaglie". La parità tra le persone arriverà quando ci potremo finalmente parlare di persone e non di sessi.
    Parere personale.

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    1. Parere personale che condivido in pieno. Ho scritto diversi post in cui dico la stessa cosa: siamo persone, prima ancora che maschi e femmine. E fino a quando non verrà valorizzato il nostro essere persone (che include naturalmente la diversità tra maschi efemmine!) sarà inutile e danno fare ogni altro discorso.

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  2. Ormai tendo a ignorare tranquillamente quel tipo di esibizionismi sui social, perché alla fine ho notato che a scriverli sono pochi utenti ma particolarmente rumorosi, gente che ha deciso di dare un senso alla propria vita facendo il rivoluzionario da salotto. E che viene un po' compatita anche da chi appartiene alla categoria che si sforza di divinizzare.

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    1. Avevo risposto al tuo commento, ma mi accorgo solo ora che blogger l'ha ignorato! Siamo ormai all'insubordinazione! Sì, forse spesso l'unica cosa da fare è quella che dici tu: ignorare. Ma a volte c'è una tale insistenza che alla fine diventa... sdolcinata, strappalacrime. E se c'è una cosa che non sopporto è chi piagnucola per ogni cosa.

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