lunedì 7 dicembre 2020

Eresia!

Leggetevi un po' il post, prima di farvi scattare la nervatura...
Mi sono accorto, andando a leggere un post sul blog dell'amico Nick, che è un mese che non scrivo niente.
Sì, vabbè, avevo detto che questo sarebbe stato un posto, qui allo Starlight Casino, dove sarei venuto ogni tanto, a parlare dei fatti miei e dei vostri che state lassù sulla terra ferma.
Ma un mese senza darvi mie notizie mi sembra un po' tanto.
Così volevo farvi sapere a cosa sto pensando in questi ultimi giorni.
Sapete che ultimamente non è facile digerire i miei pensieri (spesso non lo è neanche per me!) e infatti su twitter e facebook le poche volte che qualcuno intergisce con quel che scrivo, sono per lo più invettive e mandamenti a quel paese.
Ma non ci posso far niente se leggendo la storia mi sono reso conto che i maggiori pensatori degli ultimi 100 e passa anni (ci vogliamo mettere Nietzsche e Pasolini?) hanno detto che fare filosofia, riflettere sulle radici delle cose, pensare insomma, presuppone la possibilità -anzi: l'ineludibilità- di scardinare idee ataviche, personali e comunitarie.
Perché è bello riempirsi la bocca di frasi piene di senso di personaggi famosi e poi restare nel proprio orticello, senza mettere il naso fuori dalla porta della propria mente...
D'altra parte la nostra società è così spaccata, così negativamente fluida e malleabile, perché fatta di gente mediocre, intellettualmente debole, sprovvista di criterio di giudizio, ignorante culturalmente, che si fa trascinare dal primo venuto solo perché lo trova capace di mettere 2 parole una in croce all'altra anche se non hanno un nesso logico.
(E ora, l'affondo!)
E questo perché siamo figli di una cultura (e io mi metto in testa a questo "quarto stato" dell'ignoranza indotta!) figlia di un'ideologia che non è stata capace di leggere la realtà, ma ha semplicemente preso paro paro le idee del capintesta e le ha calate sulla società. E quando queste idee cozzavano con la realtà non abbiamo (io per primo!) adeguato il principio, ma abbiamo preso un'ascia e tagliato la realtà fino a che non entrava nel nostro calderone ideologico.
Insomma una cultura che non ci ha insegnato a pensare, non ci ha dato criteri di indagine, ma ha detto: è così, che vi piaccia o no, che serva a capire le cose o meno (adesso forse capite anche la vignetta di Tim il Guiscardo a corredo di questo post).
[A proposito: penso di essere guarito da questa malattia degli -ismi...]
Detto e premesso ciò, vengo a quello che vi volevo dire.
Penso che tutti abbiate letto o sentito la notizia del deputato ungherese Jzsef Szájer che si proclama difensore della 'famiglia tradizionale', che è stato tra i fondatori del partito conservatore di cui fa parte anche Orban, e che è stato beccato durante un'"orgia gay" (uso i termini che hanno usato i mezzi di stampa) e con una pastiglia di ecstasy nello zaino.
Come avrete letto, e come era logico che accadesse, questo ha scatenato una raffica di interventi contro il sig. Szájer per la sua doppia faccia: di giorno fustigatore dei costumi, e di notte... frustatore di uomini in mutande (ironizzo...).
A questo punto mi sono chiesto: perché non si può applicare al sig. Szájer ciò che si dice riguardo la condizione degli omosessuali? e cioè che hanno difficoltà a dichiarare la propria realtà perché la società (spesso la famiglia stessa!) non capirebbe, sarebbe esclusi, trattati come reietti? E così si nascondono, a volte anche facendo finta di mal tollerare e/o denigrando altri omosessuali per non far trasparire nulla?
Io questa situazione la capisco, e la accetto e dico che finché la nostra società non sarà capace di accettare un omosessuale, anzi finché dirà: tu sei omosessuale e l'altro no; finché cioè farà ancora differenza tra bianco e nero, tra povero e ricco, tra gay ed etero senza capire che la nostra radice è quella umana; fino a che si farà ciò, nessuno avrà fatto un passo avanti verso un'umanità diversa, sicuramente migliore.
Ma, tornando a Szájer, perché questo non potrebbe essere il caso del deputato ungherese? Perché non potrebbe essere che la sua natura è quella omosessuale e lui si nasconda dietro una facciata perbenista?
Solo perché si dice a favore della "famiglia tradizionale" (qualunque cosa voglia dire)?
Per lui non c'è il benficio del dubbio?
Senza difendere né l'uno né gli altri, a me pare che come spesso accade quando ci sono di mezzo certe tematiche, si facciano due pesi e due misure a seconda del personaggio e delle sue preferenze politiche.
Perché per tanta gente (parere mio, eh!) certi periodi storici non sono mai finiti, e continuano a vivere in un  mondo che non solo non esiste più, ma che continua ad essere lontano dal saper leggere la realtà.
 
Tim il Guiscardo
Vice Comandante dell'Astronave Terra
(in attesa che torni il Capo)

5 commenti:

  1. Non è la prima volta che succede, ricordiamoci cosa è successo con l'austriaco Haider, fustigatore dei costumi, difensore della famiglia tradizionale, nemico degli omosessuali in pubblico e poi dopo la morte si è scoperto che aveva una relazione omosessuale con un suo collaboratore.
    I peggiori di tutti sono sempre gli ipocriti....

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    1. Dici bene. Lo stesso discorso si potrebbe fare con certi politici nazionali che sono tutto casa e chiesa ma hanno avuto 2 mogli e un numero imprecisato di 'compagne'. E come dimeticare il caso di Togliatti che fece dichiarare pazza la moglie per andare a convivere con Nilde Jotti. Non c'entrava in quel caso la chiesa, ma il PCI di allora aveva le sue regole ferree per mostrare il volto integgerrimo. Io tuttavia ho voluto mettere l'accento su un altro fatto. Parlando con amici omosessuali, mi dicono sempre che se non ci si passa non si può capire cosa significhi non poter dichiarare pubblicamente la propria omosessualità per paura di essere messo all'indice e bullizzato. Perciò mi sono chiesto: che ne sappiamo noi se il tipo in questione non abbia avuto una doppia vita per questo motivo? Nessuno, prima di additarlo a cacca di prim'ordine, è andato a chiedergli se la situazione era questa. Invece, trattandosi di un 'difensore della famiglia tradizionale (commento io), sono subito partite le scomuniche e le bordate di insulti. Almeno io non ho letto niente del genere. Questo per dire che spesso si usano due pesi e due misure. Grazie del commento e un abbraccio fra'!

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  2. Ti ringrazio! Ma sono fuori da troppo tempo dal giro... Comunque ti prometto che qualcosa farò. (L'ho capito che l'hai fatto per tirarmi di nuovo nel vortice della notorietà! ahahahah!)

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  3. Ognuno ha il suo modo di reagire ai propri dilemmi interiori.
    Io (come tutti credo) ho i miei scheletri nell'armadio, non ne vado fiero e li tengo nascosti, ma neppure recito la parte di quello che li aborrisce quando li sente nominare a proposito di altre persone. Evito di parlarne, se mi chiedono un'opinione in merito rispondo "chi sono io per giudicare?"
    Evidentemente non siamo tutti uguali però...

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  4. Infatti: non siamo tutti uguali... si tratta di capire come reagire in modo positivo e propositivo ma, come mi hanno fatto notare, non tutti ci riescono o lo vogliono. Grazie del commento!

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