lunedì 6 luglio 2020

Ennio Morricone, un uomo schivo al servizio dell'arte dell'immaginazione

Dal 1975 in poi decine di film hanno avuto nella loro colonna sonora quel suono incombente e serrato (e inconfondibile!) di tuba che ti faceva dire: è un film sugli squali!
Infatti in quell'anno benedetto, oltre a capolavori come Amici miei e Qualcuno volò sul nido del cuculo usciva il precursore dei film 'de paura' sui pescecani: Lo squalo.
E il leitmotif della sua colonna sonora è rimasta come segno indelebile per tutti i musicisti che si sono cimentati in seguito col tema: squalo cattivo che mangia uomo buono (non nell'accezione mangereccia del termine!).
Ma c'è un'altra colonna sonora che rimane indelebile nella memoria di chi l'ha ascoltata almeno una volta.
Una colonna sonora altrettanto incisiva, altrettanto immaginifica, altrettanto piena di pathos. Questa:





Perché vi parlo di La Cosa?
Per due motivi.
Anzitutto perché il film di J. Carpenter si basa su un bellissimo racconto di fantascienza horror di J.W. Campbell La cosa da un altro mondo (e che non è il remake del film del 1951 tratto dallo stesso racconto). E questo è pane per i denti del mio blog.
E poi -non meno importante- perché la colonna sonora, visto che è di questo voglio parlare, è stata composta da Ennio Morricone, scomparso proprio oggi.
Ennio Morricone ha da sempre non solo scritto con la sua musica film tra i più belli della storia del cinema (perché a questi livelli la colonna sonora è parte integrante del film stesso), ma anche perché ha accompagnato con le sue melodie i miei momenti di riflessione, di meditazione, i miei viaggi in auto.
L'oboe del tema di Mission mi tiene coi piedi per terra quando spiritualmente penso di volare ai settimi cieli (solo chi ha visto il film può capire di che parlo).
Il tema di Deborah mi ricorda che i miei bisavoli sono stati tra le decine di migliaia di meridionali andati in America a cercare fortuna.
"Giù la testa" e "Il bello il brutto e il cattivo" hanno accompagnato i voli della mia fantasia armata con le pistoline di plastica e le stelle di latta da sceriffo.
Ma The Thing non è stata l'unica colonna sonora che Morricone scrisse per la fantascienza.
C'è stato Mission to Mars (2000) di Brian De Palma.
Yado (1985) di R. Fleischer -ma qui siamo più nel campo del fantasy. 
L’umanoide (1979), la risposta italiana a Guerre Stellari, mettiamola così.
Holocaust 2000 (1977), altro film italiano con attori del calibro di Kirk Douglas, Agostina Belli, Ivo Garrani...
E mi fermo qui.
Non ho voluto fare un ricordo di Ennio Morricone, non ne sono capace, non sono né un critico musicale né cinematografico, lo ripeterò sempre.

Ma ho voluto solo dire che è bello volare con la fantasia; ed è anche più bello quando ti accompagna una buona musica.



2 commenti:

  1. Incredibile pensare a quante colonne sonore abbia composto Ennio Morricone, noi di solito ricordiamo le musiche composte per Sergio Leone, o al massimo, quelle per i primi film di Argento, però Morricone ha spaziato ovunque. Il Cinema italiano non sarebbe stato lo stesso senz adi lui.

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    1. Sì, è vero. Ha composto di tutto. Ho scoperto oggi che ha addirittura composto una Messa su richiesta di papa Francesco!
      È a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=jECzxt6gngk

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